Rovigo Svetta

Rovigo Svetta – Festival di cinema e cultura di montagna nasce nel 2013 nella storica sede del Club Alpino Italiano di Rovigo da un’idea di Simone Papuzzi, attuale Direttore del Festival.

L’obiettivo della manifestazione è sensibilizzare il pubblico sui molteplici aspetti che caratterizzano lo straordinario, quanto fragile, territorio montano attraverso diversi linguaggi che spaziano dalle arti visive alla produzione letteraria. Ogni anno il CAI di Rovigo invita personaggi di spicco del panorama alpinistico italiano, registi, scrittori ed esperti delle Terre Alte impegnati in progetti di vita e di educazione ambientale.

La rassegna si svolge annualmente nei luoghi simbolo del capoluogo polesano e altri centri nevralgici della provincia rodigina.


La genesi del Festival che dal 2013 porta la montagna nel Polesine

Nell’autunno del 2013 il CAI Rovigo scommette sulla rassegna Il Polesine incontra la montagna – storie di uomini, cime e neve, concretizzando il progetto del vulcanico Simone Papuzzi. L’inaugurazione è affidata all’alpinista valdostano Enrico Bonino che dal palco della Sala Gran Guardia incanta la platea con i racconti sul Nord Eiger. Le tre serate della prima edizione ottengono un gran consenso di pubblico, innescando un’euforia contagiosa tra il consiglio direttivo e tutti i soci della sede di Via Donatoni.

Il successo ottenuto è la riprova che gli abitanti della bassa, nonostante vivano distanti dall’arco alpino e prealpino, hanno fame di cultura montana e, negli anni successivi, lo dimostrano gremendo le sedi che, via via, ospitano la manifestazione.


L’anno della svolta

Nel 2017 Il Polesine incontra la montagna è una manifestazione collaudata e ben radicata sul territorio. Tuttavia gli organizzatori comprendono che il Festival ha bisogno di una identità più incisiva e accattivante. Dal cilindro del Direttore esce Rovigo Svetta, nome evocativo che coniuga il legame imprescindibile con la città natale della rassegna e il verbo svetta, il quale simboleggia la volontà di avvicinarsi idealmente alle Terre Alte. Anche il nuovo logo sintetizza magistralmente la personalità della della rassegna, sempre attenta nel raccontare e aprire un dibattito con il pubblico sui valori, le tradizioni, le bellezze, i problemi e le attività outdoor praticate in montagna. Ogni edizione è un contenitore di idee e spunti per la platea e gli ospiti che partecipano alla manifestazione.